domenica 11 maggio 2014

"VOLO DI NOTTE" 2004

- Volo di notte -

di Luigi Dallapiccola, un atto unico su libretto del compositore, da Vol de nuit di Antoine de Saint-Exupéry


AUDITORIUM VERDI, Milano

Novembre 2004


Una Voce Interna: SCILLA CRISTIANO
Il Signor Rivière: Davide Damiani
L’ispettore Robineau: George Mosley
Il Pilota Pellerin e Il Radiotelegrafista: Mirko Guadagnini
Il Vecchio Caposquadra Leroux: Matteo Peirone
Primo Impiegato: Filippo Adami
Secondo Impiegato: Tiziano Bracci
Terzo Impiegato: Antonio Pannunzio
Quarto Impiegato: Luigi De Donato
La Signora Fabien: Michela Remor


Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico Di Milano Giuseppe Verdi
Direttore del Coro: Romano Gandolfi
Direttore: Kazushi Ono 



Luigi Dallapiccola, uno dei più importanti compositori del Novecento italiano, nasceva cento anni fa in Istria. Per ricordare il centenario del compositore si propone l'affascinante opera in un atto Volo di notte, la cui esecuzione (in forma di concerto) è affidata alla guida di Kazushi Ono



Nella Prima Parte del Programma della serata, Robert Schumann, Sinfonia N°4 In Re Minore Op. 120.
Trama:
Un aeroporto presso Buenos Aires, 1930 circa.
Il signor Rivière, direttore di una compagnia di navigazione aerea a Buenos Aíres, ha istituito i voli notturni per accelerare il traffico postale. Al calar della notte, mentre sta aspettando il rientro di tre corrieri, si intrattiene con il vecchio caposquadra Leroux disquisendo dell'amore e del tempo. Mentre i primi due corrieri arrivano sani e salvi, e il pilota Pellerin, di ritorno dal Cile, può raccontare del ciclone attraversato sorvolando le Ande, il pilota del corriere di Patagonia, Fabien, segnala d trovarsi in gravi difficoltà a causa di un uragano: scarsità di carburante e furia crescente degli elementi ne mettono seriamente in pericolo la vita
Tra gli impiegati si leva una discussione sul senso e la giustificazione dei voli notturni; Rivière, con fermezza, conferma all'ispettore Robineau la prossima partenze del corriere d'Europa. La moglie di Fabien, preoccupata per il ritardo del marito, viene a chiedere notizie. In un drammatico colloquio con Rivière, lo accusa di vivere soltanto per la sua idea, senza sentimenti umani: ella vede in Rivière il nemico contro il quale non è possibile reagire. Ma è la sola a intuire anche un'altra verità, sconosciuta a tutti fuorché a Rivière stesso: benché domini e sia temuto da tutti, egli è un essere infelice e senza amore, condannato alla solitudine
Via radio, il radiotelegrafista si mette in comunicazione con Fabien, ne ripete le ultime comunicazioni disperate, l'invocazione alle stelle: poi il silenzio. Sull'aeroporto si diffonde la notizia della caduta dell'aereo e della morte di Fabien. Gli operai e le maestranze si rivoltano e invadono l'ufficio di Riviere. Ma il tumulto si placa, come per incanto, quando questi ordina con voce ferma la partenza del corriere d'Europa. La massa è soggiogata: quegli stessi uomini che avevano poc'anzi pronunciato il suo nome con ferocia bestiale, ora lo ripetono con fervore quasi religioso. La volontà di Riviere ha vinto. Il corriere d'Europa parte. Tornato nel suo studio, un'altra volta solo, nel silenzio della notte egli rimedita amaramente le parole della signora Fabien: "Riviere il grande, Riviere il vittorioso, solo, trascina la catena della sua pesante vittoria"


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