-150 Rossini Semiramide-
è un melodramma tragico in due atti di Gioachino Rossini, su libretto di Gaetano Rossi
Sabato 14/21/28 aprile ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri Bologna
Testo di G. Duma e A. Stanisci
Attrice A. Franceschini
Pianoforte F. Ricci e N. Morimoto
Scenari sonori R. Passuti
Regia di G. Duma
Sartoria: Lidia Diso
Sartoria: Lidia Diso
In collaborazione con OPIFICIO d’ARTE SCENICA
SEMIRAMIDE
Una narrazione-concerto in tre puntate tratta dal capolavoro di Rossini
150 ROSSINI SEMIRAMIDE: L’OPERA DI ROSSINI A PUNTATE
Nel corso delle tre serate la regina Semiramide, narrando la sua vicenda, incontra le tre donne cardine della vita del compositore: Isabella Colbran celeberrima soprano e prima moglie; Anna Guidarini, cantante e madre; Olympe Pelissier, seconda moglie.
Nel corso delle tre serate la regina Semiramide, narrando la sua vicenda, incontra le tre donne cardine della vita del compositore: Isabella Colbran celeberrima soprano e prima moglie; Anna Guidarini, cantante e madre; Olympe Pelissier, seconda moglie.
PRIMA PUNTATA: GLI ANTEFATTI
Anniversario importante e atteso quello del centocinquantenario della nascita di Gioachino Rossini, al punto che il MiBACT lo ha nominato ambasciatore della Bellezza italiana per il 2018. Per ricordare questo caposaldo del teatro musicale italiano, Semiramide, Regina di Babilonia, narrerà in tre puntate la sua emblematica vicenda musicata da Rossini. Nel corso delle puntate, il personaggio giungerà a specchiarsi nelle tre figure femminili fondamentali della vita del compositore. Prima puntata. L’incontro sarà con Isabella Colbran celeberrima soprano, primadonna assoluta nei teatri d’Europa. Per lei e con lei Gioachino scrisse molti straordinari ruoli. Sinceramente innamorato, lui la sposò, ma a matrimonio esaurito lei, persa la voce, si ritrovò sola nella villa di Castenaso. Semiramide è stato l’ultimo ruolo che ha cantato.
Raccontandosi madre di un figlio lontano, Semiramide incontra Anna Guidarini (1770-1827), madre di Rossini. La Guidarini, cantante non famosissima ma dotata, indirizzò il figlio allo studio della musica e si esibì con lui ancora bambino. All’arresto del marito Giuseppe, anch’egli suonatore di professione, reo di aver simpatizzato con i giacobini, Anna sostenne la famiglia con risolutezza. Tramite un imponente carteggio seguì sempre, da lontano, il figlio per il quale nutriva, ricambiata, un profondo affetto.
TERZA PUNTATA: LE CONCLUSIONI
Rievocando il tragico epilogo della propria vicenda, Semiramide si specchia nell’anima della donna che ha accompagnato e sorretto Rossini nell’ultima parte della sua vita. Olympe Pélissier, francese, cortigiana dal turbolento passato, amante di Sue e di Balzac, conobbe Rossini per caso. Iniziarono una relazione pubblica e, alla morte della Colbran, si sposarono. Olympe si prese cura di lui con dedizione assoluta, riuscendo anche a risollevarlo da una cupa depressione e riportandolo a comporre. Nel loro salotto, a Passy, si incontravano i maggiori artisti dell’epoca. Alla morte di Rossini visse per la sua memoria.