Questo Blog nasce sull'esigenza di informare il pubblico sugli eventi teatrali, concertistici che vedono protagonista il Soprano SCILLA CRISTIANO.
Qui potrete trovare informazioni sugli spettacoli già andati in scena o in futura programmazione, con descrizione della rappresentazione stessa.
Non mancheranno aneddoti e retroscena simpatici che faranno conoscere meglio questa artista.
www.scillacristiano.com
Organizzazione: designer Azzolin Grazia, Associazione Amici della Musica Castelfranco Sinfonica e AGOD
Raccontando Traviata.
Evento organizzato dall'Arch. Azzolin, nel comune di Cittadella.
Ad esibirsi prima della Traviata (Opera Completa) in Castelfranco Veneto sono i Tre protagonisti Scilla Cristiano, Giorgio Casciarri e Mauro Buda, accompagnati dalla Chernivsty Philarmonic Orchestra, diretta dal maestro Maffeo Scarpis.
Il Sig. Spartaco proprietario del negozio Love Couture ha confezionato in poco tempo (due ore) un vestito per il soprano Scilla Cristiano.
Musica di Giacomo Puccini Opera lirica in 4 quadri su libretto di L. Illica e G. Giacosa
SAN VITO AL TAGLIAMENTO, in Piazza del Popolo ore 21
Musetta SCILLA CRISTIANO Mimi Maria Letizia Grosselli Rodolfo, poeta Diego Cavazzin Marcello, pittore Marzio Giossi Schaunard, musicista Carlo Morini Colline, filosofo Massimiliano Catellani Benoît, padrone di casa Franco Montorsi Alcindoro, consigliere di stato Franco Montorsi
Coro dell’Opera di Parma Maestro del Coro Emiliano Esposito con la partecipazione della Banda dell’Associazione Filarmonica Sanvitese Orchestra Cantieri d’Arte Direttore d’Orchestra Eddi De Nadai Regia Pierluigi Cassano
Scene e Costumi: ArteScenica s.a.s - Reggio Emilia Maestro alle luci: Luciano Pellicelli Capo squadra tecnica: Gabriele Sassi Coordinamento Artistico: Claudia Catellani Coordinamento Musicale: Carlotta Arata Segreteria Organizzativa: Elena Cattani
una produzione FantasiainRe – Reggio Emilia
Scilla Cristiano con Franco Montorsi, Andrea Rinaldi, Marzio Giossi e il Regista Pierluigi Cassano
Grazie al Coro dell’Opera di Parma, all'Orchestra Cantieri d’Arte e al Sig. Paolo Cancian per le foto.
Scilla Cristiano con i Maestri Eddi De Nadai e Stefano Giaroli.
La Bohème in Piazza del Popolo San Vito in Tagliamento
Melodramma giocoso in due atti di W.A.Mozart su libretto di Lorenzo da Ponte
Torre di Castruccio - Avenza (MS)
16 Agosto 2015
Don Giovanni: Panajotis Iconomou Leporello: Daniele Piscopo Donna Elvira: Stefanna Kybalova Donna Anna: Elisa Bartoli Don Ottavio: Vladimir Reutov Zerlina: SCILLA CRISTIANO Masetto: Carlo Morini Il Commendatore: Franco Montorsi
Scene e Costumi: ArteScenica Reggio Emilia Organizzazione: Fantasia in RE Coordinamento artistico: Claudia Catellani Coordinamento musicale: Carlotta Arata Capo squadra tecnica: Gabriele Sassi Maestro alle luci: Luciano Pellicelli Segretaria di Produzione: Elena Cattani
Nella suggestiva Torre di Castruccio di Avenza (Massa Carrara) Fantasia in Re sarà presente con l'opera Don Giovanni il 16 agosto. L'Orchestra Cantieri d'Arte sarà diretta dal M°Stefano Giaroli, il Coro dell'Opera di Parma sarà diretto dal Maestro del Coro Emiliano Esposito, la Regia è affidata a Pierluigi Cassano.
Note di Regia
DON GIOVANNI. Un'opera immensa, degna di stare accanto alle più grandi creazioni dell'umanità, quali la Divina commedia e la Cappella Sistina; un capolavoro che ci parla, come ogni vera opera d'arte, della nostra condizione di esseri umani. Già ai contemporanei di Mozart apparve chiaro che quest'opera, nonostante gli ossequi alla morale imperante, non è la banale storia di un malfattore che viene castigato. Don Giovanni è colui che, sprezzante di ogni convenzione, va in cerca dell'assoluto e perisce cercando di trascendere i limiti dell'uomo: a lui va la nostra simpatia e, se pure viene sconfitto, noi percepiamo che la sua sconfitta vale più della vittoria degli altri personaggi, che si sentivano vivi solo grazie a lui e che, senza di lui, condurranno un'esistenza mediocre e frustrata. Tali implicazioni sono una vera tentazione per il regista, il quale trova anche estrema libertà d'azione nell'atmosfera indefinita che avvolge tutta l'opera (interventi su titoli dalla scansione spaziotemporale più solida, come La traviata e Tosca, sono evidentemente più pericolosi). Però si corre anche il rischio di esagerare e, pur considerando diritto e dovere del regista il proporre una propria interpretazione, non voglio che la mia lettura diventi una riscrittura. Cerco sempre di far sì che i miei spettacoli offrano più livelli: lo spettatore non esperto d'opera deve poter capire ciò che vede, il melomane deve ricevere nuovi stimoli (e, se crede, non condividerli). Propongo quindi uno spettacolo dall'impostazione tradizionale ma non meramente illustrativa. L'impianto scenografico fisso, con pochi elementi che connotano i vari quadri, è settecentesco all'apparenza, ma non decorativo: diventa uno spazio neutro in cui vorrei far risaltare la rete di inganni reciproci tra i vari personaggi, attraverso una mia cura particolare della loro disposizione sulla scena e della gestualità (a tratti volutamente statuaria). È insomma un gioco teatrale col sapore della Commedia dell'Arte, dalla quale prelevo anche un altro elemento importante dello spettacolo: la maschera. Già richiesta dal libretto, la utilizzo ampiamente perché simboleggia a perfezione la messa in discussione dell'identità propria e altrui (ogni personaggio della vicenda almeno una volta si finge qualcun altro o viene scambiato per qualcun altro) che credo sia la vera perturbante chiave di questa sublime opera.