sabato 25 luglio 2015

RACCONTANDO TRAVIATA

-Raccontando Traviata-

Musica di Giuseppe Verdi, Libretto di Francesco Maria Piave.

Cittadela (PD)

Anfiteatro Municipale

22 luglio 2015


Violetta Valery: SCILLA CRISTIANO
Alfredo Germont: Giorgio Casciarri
Giorgio Germont: Mauro Buda


Orchestra: Chernivsty Philarmonic Orchestra
Maestro Concertatore e Direttore d’Orchestra: MAFFEO SCARPIS


Organizzazione: designer Azzolin Grazia, Associazione Amici della Musica Castelfranco Sinfonica e AGOD



Raccontando Traviata. 
Evento organizzato dall'Arch. Azzolin, nel comune di Cittadella. 
Ad esibirsi prima della Traviata (Opera Completa)  in Castelfranco Veneto sono i Tre protagonisti Scilla Cristiano, Giorgio Casciarri e Mauro Buda, accompagnati dalla Chernivsty Philarmonic Orchestra, diretta dal maestro Maffeo Scarpis.





 
Il Sig. Spartaco proprietario del negozio Love Couture ha confezionato in poco tempo (due ore) un vestito per il soprano Scilla Cristiano.
 

lunedì 20 luglio 2015

LA BOHÈME

-La Bohème-

Musica di Giacomo Puccini Opera lirica in 4 quadri su libretto di L. Illica e G. Giacosa


SAN VITO AL TAGLIAMENTO, in Piazza del Popolo ore 21


Musetta SCILLA CRISTIANO
Mimi Maria Letizia Grosselli
Rodolfo, poeta Diego Cavazzin
Marcello, pittore Marzio Giossi
Schaunard, musicista Carlo Morini
Colline, filosofo Massimiliano Catellani
Benoît, padrone di casa Franco Montorsi
Alcindoro, consigliere di stato Franco Montorsi


Coro dell’Opera di Parma
Maestro del Coro Emiliano Esposito
con la partecipazione della
Banda dell’Associazione Filarmonica Sanvitese
Orchestra Cantieri d’Arte
Direttore d’Orchestra Eddi De Nadai
Regia Pierluigi Cassano


Scene e Costumi: ArteScenica s.a.s -  Reggio Emilia
Maestro alle luci: Luciano Pellicelli
Capo squadra tecnica: Gabriele Sassi
Coordinamento Artistico: Claudia Catellani
Coordinamento Musicale: Carlotta Arata
Segreteria Organizzativa: Elena Cattani

una produzione FantasiainRe – Reggio Emilia








Scilla Cristiano con Franco Montorsi, Andrea Rinaldi, Marzio Giossi e il Regista Pierluigi Cassano
Grazie al Coro dell’Opera di Parma, all'Orchestra Cantieri d’Arte e al Sig. Paolo Cancian per le foto.
Scilla Cristiano con i Maestri Eddi De Nadai e Stefano Giaroli.
  
La Bohème in Piazza del Popolo San Vito in Tagliamento

martedì 7 luglio 2015

“DON GIOVANNI” - 2015

-Don Giovanni-

Melodramma giocoso in due atti di W.A.Mozart su libretto di Lorenzo da Ponte

Torre di Castruccio - Avenza (MS)

16 Agosto 2015


Don Giovanni: Panajotis Iconomou
Leporello:
Daniele Piscopo 
Donna Elvira: Stefanna Kybalova
Donna Anna: Elisa Bartoli

Don Ottavio: Vladimir Reutov
Zerlina: SCILLA CRISTIANO
Masetto: Carlo Morini
Il Commendatore: Franco Montorsi


Coro: Coro dell’Opera  di Parma
direttore del coro: M° Emiliano Esposito
Orchestra: Orchestra Cantieri d’Arte
Direttore: M° Stefano Giaroli
Regia: Pierluigi Cassano

Scene e Costumi:  ArteScenica Reggio Emilia
Organizzazione: Fantasia in RE
Coordinamento artistico: Claudia Catellani
Coordinamento musicale: Carlotta Arata
Capo squadra tecnica: Gabriele Sassi
Maestro alle luci: Luciano Pellicelli
Segretaria di Produzione: Elena Cattani




 
Nella suggestiva Torre di Castruccio di Avenza (Massa Carrara) Fantasia in Re sarà presente con l'opera Don Giovanni il 16 agosto. L'Orchestra Cantieri d'Arte sarà diretta dal M°Stefano Giaroli, il Coro dell'Opera di Parma sarà diretto dal Maestro del Coro Emiliano Esposito, la Regia è affidata a Pierluigi Cassano.



Note di Regia
DON GIOVANNI. Un'opera immensa, degna di stare accanto alle più grandi creazioni dell'umanità, quali la Divina commedia e la Cappella Sistina; un capolavoro che ci parla, come ogni vera opera d'arte, della nostra condizione di esseri umani. Già ai contemporanei di Mozart apparve chiaro che quest'opera, nonostante gli ossequi alla morale imperante, non è la banale storia di un malfattore che viene castigato. Don Giovanni è colui che, sprezzante di ogni convenzione, va in cerca dell'assoluto e perisce cercando di trascendere i limiti dell'uomo: a lui va la nostra simpatia e, se pure viene sconfitto, noi percepiamo che la sua sconfitta vale più della vittoria degli altri personaggi, che si sentivano vivi solo grazie a lui e che, senza di lui, condurranno un'esistenza mediocre e frustrata. Tali implicazioni sono una vera tentazione per il regista, il quale trova anche estrema libertà d'azione nell'atmosfera indefinita che avvolge tutta l'opera (interventi su titoli dalla scansione spaziotemporale più solida, come La traviata e Tosca, sono evidentemente più pericolosi). Però si corre anche il rischio di esagerare e, pur considerando diritto e dovere del regista il proporre una propria interpretazione, non voglio che la mia lettura diventi una riscrittura. Cerco sempre di far sì che i miei spettacoli offrano più livelli: lo spettatore non esperto d'opera deve poter capire ciò che vede, il melomane deve ricevere nuovi stimoli (e, se crede, non condividerli). Propongo quindi uno spettacolo dall'impostazione tradizionale ma non meramente illustrativa. L'impianto scenografico fisso, con pochi elementi che connotano i vari quadri, è settecentesco all'apparenza, ma non decorativo: diventa uno spazio neutro in cui vorrei far risaltare la rete di inganni reciproci tra i vari personaggi, attraverso una mia cura particolare della loro disposizione sulla scena e della gestualità (a tratti volutamente statuaria). È insomma un gioco teatrale col sapore della Commedia dell'Arte, dalla quale prelevo anche un altro elemento importante dello spettacolo: la maschera. Già richiesta dal libretto, la utilizzo ampiamente perché simboleggia a perfezione la messa in discussione dell'identità propria e altrui (ogni personaggio della vicenda almeno una volta si finge qualcun altro o viene scambiato per qualcun altro) che credo sia la vera perturbante chiave di questa sublime opera.







PH Davide Giovanelli 2015