- Rigoletto -
Rigoletto è un'opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave.
Miniera del Ginevro, Capoliveri (LI), ISOLA D'ELBA
9 Luglio 2015
Gilda: SCILLA CRISTIANO
Rigoletto: Marzio Giossi
Duca di Mantova:Diego Cavazzin
Sparafucile:Enrico Iori
Maddalena: Claudia Marchi
Giovanna: Elena Rapita
Il Conte di Monterone: Luca Gallo
Il Cavaliere Marullo: Lorenzo Malagola Barbieri
Il Conte di Ceprano: Romano Parmigiani
La Contessa di Ceprano: Elena Salvato
Un Paggio: Elena Salvato
Coro: Coro dell’Opera di Parma
Maestro del Coro: Emiliano Esposito
Orchestra: Orchestra Filarmonica delle Terre Verdiane
Maestro Concertatore e Direttore: Stefano Giaroli
Regia, Scene e Costumi: Artemio Cabassi
Assistente alla Regia: Pierluigi Cassano
Maestro alle luci: Luciano Pellicelli
Assistente ai Costumi: Claudia Lusuardi
Capo squadra tecnica: Gabriele Sassi
Coordinamento Artistico: Claudia Catellani
Coordinamento Musicale: Carlotta Arata
Segreteria: Elena Cattani
Nella suggestiva cornice naturale della Miniera del Ginevro a Capoliveri, il 9 Luglio si terrà l'Opera di Giuseppe Verdi "RIGOLETTO" la prima rappresentazione nella rassegna estiva del Magnetic Festival, un progetto musicale unico, organizzato da MaggyArt Associazione Culturale Artistica, patrocinato dal Comune di Capoliveri, con la collaborazione di Aziende, privati e volontari.
L’opera Il Rigoletto di Giuseppe Verdi, eseguita da Fantasia in RE una delle più brillanti e vitali realtà nel campo della lirica. Con i solisti, Scilla Cristiano nelle vesti di Gilda, Marzio Giossi in quelle di Rigoletto e Diego Cavazzin nei panni del Duca, l'Orchestra "Cantieri d'Arte" sarà diretta dal M°Stefano Giaroli, Coro è dell'Opera di Parma, e vedrà il Maestro del Coro Emiliano Esposito dirigere il coro, la regia e i costumi sono di Artemio Cabassi.
Magnetic Festival, la recensione del Rigoletto
Scritto da Laura Cavalieri M. - Ufficio stampa Magnetic Festival Domenica, 12 Luglio 2015 10:28
Magnetic Festival, ambientato nella Miniera
 del Ginevro a Capoliveri ha inaugurato la sua prima edizione con un 
grande successo: Rigoletto è una delle opere che tutti gli appassionati 
di lirica hanno visto almeno una volta nella vita, ma per i circa 
cinquecento spettatori, la rappresentazione andata in scena la sera di 
giovedì scorso è stata un'occasione davvero speciale, un componimento 
lirico così complesso rappresentato un modo ineccepibile sotto la volta 
stellata del Parco Minerario. Sul podio, a dirigere l'Orchestra 
Filarmonica delle Terre Verdiane il Maestro Stefano Giaroli, la regia 
era affidata ad Artemio Cabassi che ha optato per un'ambientazione 
del dramma cupa, dove il potere era visibile in pochi ma molto azzeccati
 elementi decorativi e la vita di Rigoletto si muoveva in angoli di 
strada grigi, immersi in una luce fioca che, grazie alle quinte di 
roccia ferrosa, ha reso evidente il pathos lirico ottocentesco. Il 
Direttore d'Orchestra ha lasciato che gli strumenti si mostrassero nella
 loro evidenza, così, se gli archi disegnavano la loro linea melodica 
portante, i fiati punteggiavano i passaggi del dramma in un gioco di 
parti tutto scoperto. Ne risultavano alcuni punti particolarmente 
intensi come il rapimento di Gilda, dove l'orchestra ha mantenuto una 
tensione mirabile per tutto il tessuto orchestrale. Il Coro dell’Opera 
di Parma, diretto dal Maestro Emiliano Esposito, ha ben lavorato sui 
toni più cupi della partitura. Il baritono Marzio Giossi ha interpretato
 un Rigoletto struggente, dalla forte presenza scenica, sempre con voce 
sostenuta. Ne è risultato un protagonista capace di calamitare sempre 
l'attenzione su di sé. Gilda è stata interpretata da un'ottima soprano 
Scilla Cristiano, intensa nell'intonazione, figura scenica fragile e per
 questo ancora più apprezzata nei suoi potenti assoli. Diego Cavazzin è 
stato un Duca eccellente a infiammare il pubblico con i suoi acuti 
squillanti e spavaldi, e non meno apprezzati e applauditi sono stati gli
 altri protagonisti: Mattia Denti, Claudia Marchi, Elena Rapita, Luca 
Gallo, Lorenzo Malagola Barbieri, Romano Parmigiani ed Elena Salvato.
Una grande prova realizzata dalla Compagnia Fantasia in Re, che ha affrontato la messa in scena di un'opera complessa ambientata, per l'occasione del Festival, in una location unica e impegnativa, ma come ha detto il Maestro Giaroli “la scommessa fatta dall'Associazione MaggyArt, nel portare la lirica di Rigoletto all'aperto in un sito minerario, è stata vinta alla grande”.
Una grande prova realizzata dalla Compagnia Fantasia in Re, che ha affrontato la messa in scena di un'opera complessa ambientata, per l'occasione del Festival, in una location unica e impegnativa, ma come ha detto il Maestro Giaroli “la scommessa fatta dall'Associazione MaggyArt, nel portare la lirica di Rigoletto all'aperto in un sito minerario, è stata vinta alla grande”.
 






 
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