- 8 domande al...Soprano Scilla Cristiano -
Intervista di Alessandro Romanelli
L'orecchio di Dioniso il Blog di informazione e critica musicale a cura di Alessandro Romanelli - febbraio 2015
Intervista a Scilla Cristiano
Intervista
1) Come nasce la tua passione per la Musica?
Frequentando il conservatorio come pianista, ho avuto la fortuna di partecipare come voce bianca a due opere al Teatro comunale di Bologna, “Pollicino” di Henze; “Flauto Magico” di Mozart; e da allora sono rimasta folgorata dall’ambiente magico del teatro.
2) Il Canto: vocazione o scelta obbligata?
Vocazione direi, nessuno mi ha obbligato a fare la cantante, anche perché la mia famiglia mi ha sempre appoggiato in tutte le mie scelte artistiche, e spronandomi a dare sempre il massimo.
3) Che tipo di vocalità hai / possiedi?
Comunemente mi si potrebbe definire un Soprano Lirico Leggero, ma per essere precisi la mia vocalità è Soprano lirico di Agilità o di Coloratura.
4) Se tornassi indietro nella tua vita, cosa faresti?
Ebbene si, Ritornerei a fare la cantante lirica, non sono nata per stare in un ufficio o in un negozio… la mia vita è nei teatri.
5) Il Teatro d'Opera è in evidente crisi: cosa ne pensi?
Svolgi una riflessione a riguardo.
Se pensiamo a Parma, che dopo quasi 100 anni per la prima volta non ci sarà una stagione operistica… se pensiamo ai caché esorbitanti di solo pochi eletti e se pensiamo che il pubblico operistico va piano piano scomparendo…diciamo che dobbiamo “ribellarci”! Non poco tempo fa, in una lezione concerto per invogliare i ragazzi ad apprezzare l’opera mi è stato detto da un bambino di 7 anni che lui non ha mai ascoltato l’opera perché la mamma gli ha detto che è “noiosa” quindi penso che bisogna stuzzicare, incuriosire i ragazzi di oggi che saranno poi il pubblico futuro dell’Opera. Come tutti i momenti di crisi ci sono risvolti negativi, ma credo che i grandi cambiamenti avvengano proprio in questo modo…dopo la tempesta arriva sempre il sole.
6) Quanta felicità ti dà cantare?
Andare sul palco, esibirsi, cantare mi rende completa, una gioia immensa riuscire a trasmettere agli altri le mie sensazioni… le mie emozioni…ogni volta è come la prima volta….
7) Le opere liriche che preferisci in assoluto. Dimmene almeno tre.
In assoluto il Rigoletto di G. Verdi, avendo interpretato più di 150 volte Gilda…è oramai entrata a far parte della mia vita, poi L’Elisir D’amore (Adina) e non per ultima la Traviata (Violetta Valéry), ma ce ne sono altre esempio il Flauto Magico, Don Giovanni, Carmen, Don Pasquale veramente non saprei quale scegliere.
8) Che futuro ti aspetti dalla Musica e dal Canto?
Cerco di fare il mio lavoro con grande impegno e serietà e spero di essere in futuro ripagata per questo.
1) Come nasce la tua passione per la Musica?
Frequentando il conservatorio come pianista, ho avuto la fortuna di partecipare come voce bianca a due opere al Teatro comunale di Bologna, “Pollicino” di Henze; “Flauto Magico” di Mozart; e da allora sono rimasta folgorata dall’ambiente magico del teatro.
2) Il Canto: vocazione o scelta obbligata?
Vocazione direi, nessuno mi ha obbligato a fare la cantante, anche perché la mia famiglia mi ha sempre appoggiato in tutte le mie scelte artistiche, e spronandomi a dare sempre il massimo.
3) Che tipo di vocalità hai / possiedi?
Comunemente mi si potrebbe definire un Soprano Lirico Leggero, ma per essere precisi la mia vocalità è Soprano lirico di Agilità o di Coloratura.
4) Se tornassi indietro nella tua vita, cosa faresti?
Ebbene si, Ritornerei a fare la cantante lirica, non sono nata per stare in un ufficio o in un negozio… la mia vita è nei teatri.
5) Il Teatro d'Opera è in evidente crisi: cosa ne pensi?
Svolgi una riflessione a riguardo.
Se pensiamo a Parma, che dopo quasi 100 anni per la prima volta non ci sarà una stagione operistica… se pensiamo ai caché esorbitanti di solo pochi eletti e se pensiamo che il pubblico operistico va piano piano scomparendo…diciamo che dobbiamo “ribellarci”! Non poco tempo fa, in una lezione concerto per invogliare i ragazzi ad apprezzare l’opera mi è stato detto da un bambino di 7 anni che lui non ha mai ascoltato l’opera perché la mamma gli ha detto che è “noiosa” quindi penso che bisogna stuzzicare, incuriosire i ragazzi di oggi che saranno poi il pubblico futuro dell’Opera. Come tutti i momenti di crisi ci sono risvolti negativi, ma credo che i grandi cambiamenti avvengano proprio in questo modo…dopo la tempesta arriva sempre il sole.
6) Quanta felicità ti dà cantare?
Andare sul palco, esibirsi, cantare mi rende completa, una gioia immensa riuscire a trasmettere agli altri le mie sensazioni… le mie emozioni…ogni volta è come la prima volta….
7) Le opere liriche che preferisci in assoluto. Dimmene almeno tre.
In assoluto il Rigoletto di G. Verdi, avendo interpretato più di 150 volte Gilda…è oramai entrata a far parte della mia vita, poi L’Elisir D’amore (Adina) e non per ultima la Traviata (Violetta Valéry), ma ce ne sono altre esempio il Flauto Magico, Don Giovanni, Carmen, Don Pasquale veramente non saprei quale scegliere.
8) Che futuro ti aspetti dalla Musica e dal Canto?
Cerco di fare il mio lavoro con grande impegno e serietà e spero di essere in futuro ripagata per questo.
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