- Un ballo in maschera -
Un ballo in maschera è un'opera di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Somma, a sua volta tratto dal libretto di Eugène Scribe per Daniel Auber "Gustave III, ou Le Bal masqué" (1833).
Teatro Rossini Lugo (RA)
Novembre 2011
Riccardo: Giorgio CasciarriRenato: Mauro Augustini
Oscar: SCILLA CRISTIANO
Amelia: Raffaella Battistini
Ulrica: Cristina Guarino
Silvano: Gianluca Monti
Samuel: Luca Gallo
Tom: Antonio Mariani
Direttore: Fabrizio Milani
Regia: Francesco Fiori
Un giudice chiede a Riccardo di firmare l'atto di condanna all'esilio della maga Ulrica, ma il governatore per burlarsi di lei preferisce conoscerla di persona. Si reca quindi travestito da pescatore nel suo antro, accompagnato da Oscar (SCILLA CRISTIANO) - il giovane paggio che gli sta sempre accanto - e da un gruppo di amici, chiedendole di predirgli il futuro. La profezia è infausta: tra breve egli sarà ucciso da un amico che sarà anche la prima persona che gli stringerà la mano, cosa che tra i presenti nessuna osa fare. L'arrivo di Renato e la sua amichevole stretta di mano sembrano tuttavia fugare ogni timore.
Nel frattempo anche Amelia, divisa fra l'amore e il dovere coniugale, si reca nell'abituro della maga e, senza sapere che Riccardo la sta ascoltando, le chiede una pozione che le renda la pace perduta. Ulrica le consiglia di recarsi a mezzanotte in un campo malfamato nei dintorni di un cimitero, dove potrà raccogliere un'erba magica.

Sopraggiungono i congiurati che, delusi nel trovare il segretario in luogo del governatore, vogliono almeno scoprire il volto della misteriosa donna. Renato si oppone, mettendo la mano alla spada, e Amelia, frapponendosi per evitare il duello, lascia cadere il velo. La vista della moglie lascia Renato di sasso e desta l'ilarità nei congiurati, che scherzano pesantemente sulla situazione. Renato decide di convocarli nella sua casa per allearsi con loro. Quindi – senza più rivolgerle lo sguardo – riconduce Amelia in città.

Riccardo, ormai deciso a rinunciare al suo amore impossibile, firma l'ordine di rimpatrio in Inghilterra per Amelia e Renato, prima di recarsi alla festa. Con un'astuzia Renato riesce a farsi descrivere da Oscar il costume del governatore e, proprio mentre Amelia sta scambiando l'ultimo addio con l'uomo amato scongiurandolo di fuggire via, Renato gli si avvicina mascherato e lo trafigge con un pugnale. Riccardo muore fra la disperazione dei suoi sudditi, dopo aver ribadito di fronte a tutti l'innocenza di Amelia e perdonato magnanimamente il suo assassino.
“Deliziosa è l’immagine che la giovane Scilla Cristiano fa del paggio Oscar, sfoggiando un canto vibrante e brioso ed elegante, senza alcuna smanceria.” (Claudia Mambelli – L’Opera, Febbraio 2012)
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