lunedì 10 febbraio 2014

"IL FLAUTO MAGICO" 2008/09/10

- Il Flauto Magico -

Il flauto magico (K 620), titolo originale Die Zauberflöte, è un Singspiel in due atti musicato da Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Emanuel Schikaneder e con il contributo di Karl Ludwig Giesecke.


Abbazia di San Galgano (SI)
Giardini di Boboli (FI)
Luglio 2008/09/10


Sarastro: Carlo Malinverno/Abramo Rosalen
Tamino: Luca Canonici
Regina della notte: Natalia Lemercier/Claudia Polito
Pamina: SCILLA CRISTIANO
Papageno:Francesco Facini


Direttore: Bruno Nicoli/Gianluca Marcianò
Regia: Aldo Tarabella

Atto Primo - Un paesaggio montuoso, con un tempio sullo sfondo in un Egitto immaginario. Il principe Tamino, disarmato, è inseguito da un serpente; sfinito, cade svenuto... Dal tempio escono tre dame velate che uccidono il serpente e, dopo aver ammirato la bellezza del volto del giovane principe, si allontanano per informare della sua presenza la loro signora, la Regina della Notte. Tamino, ripresi i sensi, crede di dovere la propria salvezza a Papageno, un uccellatore vagabondo vestito di piume, sopraggiunto nel frattempo. Ma Papageno è subito smascherato e punito per la sua menzogna dalle tre dame, che gli chiudono la bocca con un lucchetto d’oro e mostrano al principe il ritratto di Pamina (SCILLA CRISTIANO), figlia della Regina della Notte: il giovane se ne innamora all’istante.Con fragore di tuono appare la Regina della Notte, che spiega a Tamino come la figlia sia stata rapita da un malvagio di nome Sarastro e supplica il principe di liberarla, promettendogliela in sposa. Le dame donano al giovane, che si è offerto di salvare Pamina, un flauto d’oro incantato. A Papageno, liberato dal lucchetto, consegnano invece un carillon magico e gli ordinano di accompagnare Tamino nell’impresa. Sala nel palazzo di Sarastro.
Pamina, che ha tentato di fuggire per sottrarsi alle insidie del moro Monostatos, aiutante di Sarastro, è stata nuovamente catturata. Sopraggiunge Papageno, che involontariamente mette in fuga Monostatos, spaventato dal suo strano aspetto. Papageno rivela alla fanciulla di essere stato inviato dalla Regina della Notte, insieme a un giovane principe che l’ama. I due, pieni di speranza, esprimono la loro fede nella forza dell’amore. Guidato da tre fanciulli, Tamino giunge dinanzi a tre templi: se l’accesso al tempio della Ragione e a quello della Natura gli viene impedito, si schiude la porta del tempio della Sapienza. Un sacerdote spiega a Tamino che Sarastro non è un essere malvagio e che Pamina è stata allontanata dalla madre per profondi e imperscrutabili motivi. Rimasto solo, Tamino si domanda se la giovane sia ancora in vita. Un coro invisibile risponde di sì. Risollevato, il giovane comincia a suonare il flauto e subito sbucano dal bosco gli animali resi mansueti dal suono dello strumento. Da poco lontano Papageno risponde con il suo zufolo al richiamo del flauto. Il carillon magico di Papageno obbliga Monostatos e alcuni servi, che stavano per catturarlo insieme alla fanciulla, a danzare e marciare come per magia. Sopraggiunge Sarastro con il suo seguito. La giovane implora perdono per la fuga, ma Sarastro si rifiuta di lasciar tornare Pamina dalla madre. Tamino viene trascinato da Monostatos al cospetto di Sarastro. Il principe e Pamina si riconoscono al primo sguardo e si abbracciano. Sarastro ordina che Monostatos venga punito per aver insidiato la fanciulla e fa condurre Tamino e Papageno al tempio degli iniziati.
Atto Secondo - Sarastro chiede ai sacerdoti degli iniziati di accogliere Tamino nel tempio, dove verrà sottoposto alle prove che gli consentiranno di appartenere alla schiera degli eletti e di sposare Pamina: la richiesta viene accolta e tutti invocano Iside e Osiride affinché donino alla nuova coppia spirito di saggezza. Tamino è condotto nell’atrio del tempio per essere sottoposto alla prima prova: mantenere il silenzio qualunque cosa accada. Da parte sua, Papageno si mostra spaventato e recalcitrante. Si lascia convincere dalla promessa di ottenere finalmente una compagna. I tentativi delle tre dame, inviate dalla Regina della Notte per costringerli a parlare, sono respinti, e alla prima prova superata Monostatos si avvicina furtivamente a Pamina addormentata: vorrebbe baciarla, ma è cacciato dalla Regina della Notte che, porgendo un pugnale alla figlia, le ordina di vendicarla uccidendo Sarastro. Monostatos, non visto, ha ascoltato tutto e minaccia di rivelare l’intrigo qualora Pamina non acconsenta alle sue brame. Ma giunge in tempo Sarastro, che dopo aver scacciato Monostatos si rivolge a Pamina spiegandole che solo l’amore, non la vendetta, conduce alla felicità. Sala del tempio. Tamino e Papageno sono invitati dai sacerdoti a rimanere ancora in silenzio.
Papageno inizia a conversare con una vecchia che scompare non appena egli le domanda quale sia il suo nome. Ricompaiono i tre fanciulli, che recano, insieme agli strumenti di Tamino e Papageno, una tavola imbandita. Mentre Papageno è felice di mangiare e bere, Tamino suona tristemente il suo flauto. Sopraggiunge Pamina, ma l’amato Tamino non può rispondere alla sua gioia di rivederlo. Disperata, Pamina crede di non essere più amata e si augura la morte. Antro delle piramidi. Sarastro esorta i due innamorati a pazientare, giacché altre prove li attendono. Al suono del carillon, Papageno medita sulla sua solitudine e sul suo desiderio di incontrare finalmente una donna che sia fatta per lui. Riappare la vecchia, che cela in realtà la bella Papagena. Quando Papageno cerca di abbracciarla, la giovane scompare. Un giardino. Pamina, credendosi abbandonata da Tamino, tenta di uccidersi, ma è salvata dai tre fanciulli, che la rassicurano sui sentimenti dell’amato. Paesaggio montuoso. Tamino è scortato nel frattempo da due armigeri che lo conducono alle prove supreme del fuoco e dell’acqua, e poco dopo Pamina si unisce a loro. Al suono del flauto magico, le prove sono superate con successo. Ma Papageno è disperato perché Papagena è scomparsa. I tre fanciulli gli suggeriscono di suonare il carillon magico e così la fanciulla riappare. Nella scena conclusiva Monostatos, la Regina della Notte e le tre dame meditano di uccidere Sarastro e di prendere così il sopravvento sugli iniziati, ma sono subito travolti e vinti. Tutta la scena è invasa dalla luce del sole. Sarastro e i sacerdoti celebrano la vittoria della luce sulle tenebre.


“...Vera rivelazione Scilla Cristiano, Pamina ora dolce ora drammatica ora sicura nel raggiungimento dell'amore supremo, in magnifici duetti sia con l'amato Tamino, il superbo tenore Luca Canonici, sia nell'inneggiare all'amore coniugale con l'uccellatore Papageno.” (Samantha Russotto - Redazione Giornalistica Autogestita, Luglio 2008) 

video delle prove del Flauto Magico a San Galgano 

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