- Carmen -
Opèra-Comique in quattro atti di Henry Meilhac e Ludovic Halèvy
Musiche di Georges Bizet
Esecuzione in lingua Originale
Teatro "G.Magnani" di Fidenza (PR)
Teatro Municipale di Carpi (MO)
Aprile 2007
Don Josè: Giorgio Casciarri
Escamillo: Domenico Balzani
Zuniga: Massimiliano Galli
Carmen: Renata Lamanda
Micaela: Serena Daolio
Moralès: Riccardo Di Stefano
Mercédès Cristina Melis
Frasquita: SCILLA CRISTIANO
Le Dancairo: Nicola Sette
Remendado: Maurizio Leoni
Nuova Produzione del G.P.M Tullio Marchetti
Orchestra Filarmonica del Teatro Magnani
Coro Renata Tebaldi, Coro di voci bianche "Ars Canto"
Maestro Concertatore e direttore d'orchestra Giuseppe Finzi
Regia Vincenzo Grisostomi Travaglini
Maestro del Coro Sebastiano Rolli
Escamillo: Domenico Balzani
Zuniga: Massimiliano Galli
Carmen: Renata Lamanda
Micaela: Serena Daolio
Moralès: Riccardo Di Stefano
Mercédès Cristina Melis
Frasquita: SCILLA CRISTIANO
Le Dancairo: Nicola Sette
Remendado: Maurizio Leoni
Nuova Produzione del G.P.M Tullio Marchetti
Orchestra Filarmonica del Teatro Magnani
Coro Renata Tebaldi, Coro di voci bianche "Ars Canto"
Maestro Concertatore e direttore d'orchestra Giuseppe Finzi
Regia Vincenzo Grisostomi Travaglini
Maestro del Coro Sebastiano Rolli

Atto II - Siamo nell'osteria di Lillas Pastia, è trascorso un mese. Lì Carmen danza e canta con le amiche Mercedes e Frasquita (SCILLA CRISTIANO)(Les tringles des sistres tintaient, All'udir del sistro il suon). Entra Zuniga, che cerca di sedurre Carmen, ma viene interrotto dall'arrivo del torero Escamillo (Votre toast, je peux vous le rendre, Con voi ber, affé, mi fia caro). Anche il torero si fa sedurre da Carmen, che però lo respinge. Confidandosi con le amiche, Carmen confessa di essere innamorata di Don José, che arriva subito dopo, appena rilasciato dalla prigione dove era stato portato per averla aiutata a fuggire. Lì Josè le confessa il suo amore (La fleur que tu m'avais jetée, Il fior che avevi a me tu dato), ma vengono interrotti da Zuniga, che esorta il giovane a tornare nell'esercito. Josè si ribella e si prepara al duello ma Carmen chiama in aiuto i contrabbandieri che li separano. Capendo che non può fare altro, José si unisce a Carmen e ai fuorilegge fuggendo dall'osteria (Là-bas dans la montagne, Vieni lassù sulla montagna).
Atto III - L'atto terzo si apre sulle montagne dove si trova il covo dei contrabbandieri. Carmen e José ormai litigano frequentemente e la loro relazione è agli sgoccioli. Le carte predicono a Carmen una morte vicina e a Josè lo stesso destino, poco dopo lei. Subito dopo, non vista, entra Micaela alla ricerca di don José. Arriva anche Escamillo e José, geloso del rivale, lo sfida a duello ma vengono divisi da Carmen che ormai è conquistata dal torero. Micaela viene trovata nascosta tra le rocce e annuncia a José che la madre è in punto di morte: egli la segue, ma giura vendetta a Carmen (Ah! Je te tiens, fille damnée, Mia tu sei alma dannata).
Atto IV - Plaza de toros a Siviglia, è il giorno della corrida e la folla attende Escamillo che entra trionfante nell'arena. Carmen è ormai di Escamillo e non si cura degli avvertimenti di Mercedes e Frasquita: Don José è nei paraggi. Ignorando i consigli delle amiche, Carmen lo incontra e José supplica Carmen di tornare con lui. Agli sprezzanti rifiuti di lei, José la minaccia ma lei gli getta addosso l'anello che le aveva donato mesi prima (C'est toi? C'est moi!, Sei tu? Son io!). Mentre la folla applaude Escamillo vittorioso, accecato dall'ira, José uccide Carmen con una pugnalata e si consegna ai gendarmi.
Atto IV - Plaza de toros a Siviglia, è il giorno della corrida e la folla attende Escamillo che entra trionfante nell'arena. Carmen è ormai di Escamillo e non si cura degli avvertimenti di Mercedes e Frasquita: Don José è nei paraggi. Ignorando i consigli delle amiche, Carmen lo incontra e José supplica Carmen di tornare con lui. Agli sprezzanti rifiuti di lei, José la minaccia ma lei gli getta addosso l'anello che le aveva donato mesi prima (C'est toi? C'est moi!, Sei tu? Son io!). Mentre la folla applaude Escamillo vittorioso, accecato dall'ira, José uccide Carmen con una pugnalata e si consegna ai gendarmi.

Il successo ha infatti coronato la prima rappresentazione storica sul palco fidentino dell'opéra-comique in quattro atti di Bizet, mai rappresentata al Magnani.
L'entusiasmo del pubblico ha premiato la scelta coraggiosa di riproporre Carmen in edizione critica, con un ritorno alla concezione originaria dell'opera, creata per un piccolo palcoscenico. Ripulito dai fronzoli e dagli eccessi con i quali la tradizione l'ha trasformata in una grande opera lussureggiante e stereotipata, l'allestimento fidentino è risultato intimo, più umano e altamente lirico.
Eccellente la performance dei cantanti, applauditi a scena aperta dal pubblico.
Nel concertato di fine secondo atto, gli acuti luminosi e ben timbrati della SCILLA CRISTIANO spiccano sul quintetto
L'Orchestra filarmonica del Teatro Magnani e i cori Renata Tebaldi e Ars Canto sono stati magistralmente diretti dal maestro Giuseppe Finzi.
La regia di Vincenzo Grisostomi Travaglino così come le scenografie e i costumi di Artemio Cabassi hanno dimostrato come si possa realizzare un allestimento suggestivo e di qualità anche in un piccolo teatro, fedeli al principio che il buon teatro nasce dalla passione e dalla volontà, senza la necessità imperante di investimenti faraonici.
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